La competizione avviene per valutazione di due o più esecuzioni che avvengono in sequenza (ovviamente dipende sempre dal regolamento della gara). Una giuria assegna un punteggio a ciascuna esecuzione, a partire dal quale viene stilata la classifica finale, il punteggio può superare i 20,00 (esecuzione+ difficoltà). Viene considerata penalizzante anche l’errata successione delle difficoltà, cioè la loro esecuzione in un ordine diverso da quello dichiarato o se la stessa difficoltà viene ripetuta due volte.
L’esercizio può essere effettuato individualmente, oppure in squadra composta da 5 ginnaste, per essere in 6 o in 8 (limite massimo), basta che le atlete non siano in pedana tutte contemporaneamente. Nelle prove di squadra le atlete possono usare tutte lo stesso attrezzo, oppure due diversi.
Gli attrezzi utilizzati sono cinque: fune, cerchio, palla, clavette e nastro. Nelle competizioni minori, in genere organizzate da enti di promozione sportiva, e nelle competizioni FGI categoria allieve (fino ai 13 anni), è prevista la competizione a corpo libero, cioè senza attrezzi, per mettere in risalto l’acquisizione corretta delle difficoltà. Un esercizio a corpo libero è tuttavia previsto anche in ciascuna gara del campionato federale di serie A, affidato a ginnaste di categoria Allieve o Juniores.
L’esecuzione deve durare fra 1 minuto e 30 secondi e 2 minuti e 30 secondi. A seconda delle categorie, si possono avere variazioni sia nelle durate, sia nel calcolo del punteggio finale.
Ogni esercizio può essere accompagnato dalla musica, che è parte integrante della esecuzione stessa. Sono ammesse solo musiche strumentali o nelle quali la voce non ha un ruolo solista o non è pronunciato un testo, a eccezione di un solo esercizio (se ne viene presentato più di uno in gara) dove è ammessa una musica cantata, ad esempio abbiamo Ginnastica di Miguel Bosé. Negli esercizi collettivi la musica diventa obbligatoria anche nelle gare a livello inferiore a quello agonistico.
La principale caratteristica della ginnastica ritmica è la fluidità dei movimenti, senza la quale l’esercizio risulta disordinato.
Fonte: Wikipedia